Gli stracci blu a Strasburgo

“Doukara ha insistito. Non più di due pressioni sul pulsante… «Altrimenti finirai per ritrovarti con il secchio pieno di schiuma.» Quindi premo due volte e il disinfettante schizza dal contenito­re per diluirsi istantaneamente nell’acqua bollente che ho appena versato. Il liquido si colora, alcune bolle di sapone risalgono in superficie. Doukara è il mio istruttore. Come la maggior parte dei pedagoghi, spesso ha ragione! Se metto troppo detergente l’acqua si riempirà di così tanta schiuma che, una volta strizzati, i miei stracci copriranno con una leggera velatura le superfici che dovrebbero pulire. I miei stracci! Una quarantina di pezzi di stoffa che imparerò ad usare ogni giorno e che, col tempo, diventeranno un’estensione della mia mano. Per sei ore, in quella che sarà la mia vita quotidia­na per qualche settimana. Una scelta, un desiderio, che si trasformeranno in una routi­ne implacabile, mai in schiavitù”.

Inizia così Gli stracci blu, la versione italiana de Les chiffons bleus, il libro scritto da Baky Meïté, uscito in Francia nel 2022, dove ha riscontrato un notevole successo di vendite, e pubblicato in Italia l’anno successivo dalla casa editrice ragusana Operaincerta.

Nel suo libro Baky, all’epoca rugbista professionista in forza al Carcassone, ma che in passato aveva vestito anche le maglie dello Stade Français, del Massy e del Bézier, racconta la sua esperienza da “uomo straccio, iniziata il 12 marzo del 2020, quando il Presidente francese si era rivolto alla Nazione per annunciare che “la Francia è in guerra contro il Covid”. In quei giorni Baky era in vacanza in Brasile e al rientro in Francia aveva trovato il Paese in pieno lockdown. Costretto a rimanere a Parigi, ospite della sorella, invece di starsene con le mani in mano, aveva allora decisi di farsi assumere da una ditta che aveva l’appalto delle pulizie di uno degli ospedali della capitale e iniziare a lavorare come puliziere addetto alle maniglie e agli interruttori.

«Fin dal primo giorno, rientrando a casa, prendevo degli appunti su tutto quello che avevo vissuto durante la giornata. All’inizio volevo tenere una sorta di diario. Ma mi sono subito reso conto che in questo modo la cosa diventava molto ripetitiva, perché le giornate si somigliavano tutte. Così ho deciso di farlo diventare una storia per raccontare la mia esperienza vissuta durante il lavoro in ospedale. Volevo davvero descrivere l’ambiente che mi circondava, le persone con cui ho lavorato. Le infermiere, i medici, ma anche le signore delle pulizie e quanti partecipavano in un modo o nell’altro alla pulizia dell’ospedale. Perché ho incontrato persone straordinarie e tutto questo, per me, era qualcosa di nuovo. E volevo rendere loro omaggio».

Giovedì 13 giugno, alle ore 18:30, Gli stracci blu sarà presentato presso l’Istituto di Cultura Italiana di Strasburgo, Francia. Alla presentazione saranno presenti sia l’autore che Meno Occhipinti, in rappresentanza della casa editrice.

«In questi anni», ha dichiarato Occhipinti, «siamo stati a Strasburgo già un paio di volte per presentare alla numerosa comunità italiana strasburghese alcuni dei nostri libri. Questa volta però l’invito arriva direttamente dal Direttore dell’Istituto di Cultura e questo per noi è un onore e un motivo d’orgoglio».

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