Il 27 ottobre 1972 una persona bussa alla porta delle carceri di Ragusa per costituirsi, perché lì davanti ha appena ucciso un uomo a colpi di pistola: il giornalista del quotidiano L’Ora Giovanni Spampinato. L’omicida è il figlio di un magistrato, l’allora presidente del Tribunale di Ragusa.
Un caso apparentemente semplice che nasconde misteri e trame occulte: il legame con l’omicidio di un ingegnere avvenuto qualche mese prima, Angelo Tumino, legato agli ambienti dell’estrema destra e al traffico di opere d’arte e la morte sospetta di un restauratore, Salvatore Guarino.
Martedì 18 febbraio, alle ore 17:00, presso la Bottega di Libera, in piazza Castelnuovo, 13 (piazza Politeama) a Palermo, sarà presentato il libro Giovanni Spampinato, assassinato perché cercava la verità, scritto dal fratello di Giovanni, Salvatore, e pubblicato da Operaincerta editore.
Un libro che racconta questa vicenda, ritornata recentemente alla ribalta, grazie al volume in questione e all’inchiesta giornalistica di Carmelo Schininà, il giornalista ragusano di La7, che ha approfondito alcuni inquietanti aspetti del contesto in cui maturò l’omicidio del cronista.
A dialogare con l’autore ci saranno lo stesso Schininà e Claudia Mirto, storica firma de “L’Ora”. Piera Fallucca coordinerà l’evento.