Il Sei Nazioni al femminile

Archiviato un memorabile 6 nazioni maschile con due belle soddisfazioni extra che non avevamo ancora raccontato (meta di Pani contro il Galles votata la migliore del torneo e Tommaso Menoncello miglior giocatore) ci dedichiamo con entusiasmo anche al torneo femminile.

La nazionale azzurra di rugby femminile è un elemento importante del nostro movimento. Unica selezione azzurra a raggiungere i quarti di finale ai mondiali e in generale protagonista di grande impegno e prestazioni coraggiose. A conclusione del 6 nazioni 2024 proviamo a ripercorrerne l’andamento.

Il torneo non inizia bene. Alla prima partita si verifica una grave batosta contro l’Inghilterra, in casa nostra, in superiorità numerica per quasi tutta la partita e con l’umiliante punteggio di 0 a 48. Ad un primo tempo tenace nel quale teniamo duro fa seguito un inesorabile crollo verticale nella ripresa.

Nel secondo match, in terra irlandese, l’inizio è timido e titubante. Le padrone di casa si portano in vantaggio con una meta tecnica assegnata per un in avanti volontario di Ostuni Minozzi, punita anche con il cartellino giallo. Poi scatta qualcosa nelle italiane, la maul inizia ad ingranare a meraviglia e le azzurre trovano fiducia e gioco ottenendo un memorabile successo con bonus: 21 a 27 con finale da brivido. Le irlandesi, infatti, ci provano fino alla fine riavvicinandosi e trovando fiducia ma l’Italia resiste e ruba l’ultimo pallone.

In Francia arriva una sconfitta con orgoglio ma piuttosto netta. Nel 1° tempo ci sorride solo la piazzola con Beatrice Rigoni, ma è solo una piccola parentesi nel dominio transalpino. Nella ripresa le azzurre provano a rialzare la testa siglando due belle mete, entrambe a firma di Alyssa d’Inca. Prima finalizza un’azione rapida ed efficace delle compagne che si fanno strada con vari pick and go trovando il varco con una bella sequenza di tre passaggi. Poi ancora d’Inca, dopo una touche rubata, si rende protagonista di una fuga velocissima resistendo ad un tentativo di placcaggio avversario. Risultato finale: 38 a 15.

Italia-Scozia potrebbe rappresentare la chiave per conquistare il 3° posto. La partita si sblocca al 32°. Bella azione a metà campo con Stefan, Madia e Arrighetti in avanzamento, palla ad Alyssa d’Inca che si produce in una delle sue splendide azioni veloci, bella finta che disorienta le avversarie e meta. La partita è equilibrata ma le scozzesi sfruttano prima la loro maul per il pareggio e poi una disattenzione azzurra in ruck, con la palla che rimane al di fuori e viene raccolta da Emma Orr. L’Italia ci prova fino alla fine ma non c’è nulla da fare. È la prima vittoria scozzese in casa azzurra.

Nell’ultima giornata l’Italia fa visita al Galles. Partita di grande equilibrio. Le gallesi si portano un vantaggio ottimizzando una touche nei nostri 22. L’Italia risponde con una bella intesa tra d’Inca e Ostuni Minozzi che va in meta. Beatrice Rigoni trasforma e successivamente mette dentro i pali un calcio di punizione che consente alle azzurre di chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio. Il secondo tempo è ancora contraddistinto da grande equilibrio. Arrivano due mete azzurre con Granzotto e Stevanin ma anche diversi errori di precisione mentre le gallesi si impongono prevalentemente con il pacchetto di mischia. Finisce 22 a 20 per le padrone di casa. Una sconfitta beffarda con soli due punti di scarto. Il torneo lo vince per la sesta volta consecutiva l’Inghilterra, macchina da guerra troppo potente per tutte le altre. Per l’Italia il grande rammarico delle due partite perse contro Scozia e Galles, entrambe sicuramente alla nostra portata.

Classifica finale:

1) Inghilterra                 28 punti

2) Francia                      19 punti

3) Irlanda                       10 punti

4) Scozia                         9 punti

5) Italia                             7 punti

6) Galles                          5 punti

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