Nella mattinata del 4 aprile 2024, si è tenuta, presso la sede dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, un’intensa cerimonia alla presenza di diverse autorità civili e militari, nonché innanzi ai componenti dell’Associazione della Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Guardia di Finanza, volta alla consegna a padre Giovanni Filesi della tessera di socio onorario dell’Associazione dei Carabinieri.
Padre Giovanni Filesi, ha tenuto, presso la detta sede, una intensa e partecipata messa e con grande fierezza ha affermato “sono figlio di un carabiniere e sono orgoglioso di esserlo. Nella vita ho avuto tre famiglie: la prima quella dei miei genitori, la seconda l’arma dei carabinieri e la terza, quella ecclesiastica. Da queste, ho ricevuto una formazione completa con un percorso non facile ma soddisfacente”.
Ha inoltre citato e ricordato l’estremo sacrificio di un coraggioso carabiniere, Salvo D’Acquisto, medaglia d’ora al valor militare, peraltro proposto alla beatificazione.
Egli infatti ha sacrificato la propria vita per salvare un gruppo di civili, durante un rastrellamento delle truppe tedesche nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Ciò per rammentare il carabiniere mostri una grande coraggio, impegno e dedizione per la difesa della patria, spesso sacrificando la vita per la patria.
Nel corso della messa è stata recitata la preghiera del carabiniere “virgo fidelis”.
il colonnello Rosciano, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Ragusa, ha affermato che “fare il carabiniere è una scelta di vita, piena di rischi ma anche di gratificazioni come quella di oggi nel consegnare la tessera di socio onorario, al figlio di un valente carabiniere nel quale si perpetua la fedeltà. Ai nostri giorni, molti punti in comune ci accomunano con la chiesa rivolto a don Giovanni, la solidarietà, il martirio, la moralità, l’adesione, l’adesione totale così nella chiesa come nell’Arma”.
In un breve ma intenso intervento, l’avvocato dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, Gisella Scollo, figlia dell’eccellenza il maresciallo Scollo, visibilmente commossa per le toccanti e profonde parole dette da chi l’ha preceduta, ha tracciato, come richiesto, una breve disamina sulla violenza di genere evidenziando come in un’epoca, come la nostra, altamente civilizzata, il fenomeno della violenza sulle donne, ha raggiunto dimensione immense.
“In un’epoca in cui la modernità è arrivata nella tecnologia, nella comunicazione, nei trasporti, etc, i rapporti civili tra uomo e donna, in tantissimi casi, appare essere una vera utopia” “I dati statistici tracciano con brutale evidenza, come i femminicidi, raggiungono numeri davvero elevati. basti pensare che dal primo gennaio 2024 al primo marzo 2024, ci sono stati 20 femminicidi di cui 18 tra le mura domestiche”, continua l’avvocato Gisella Scollo “quando parliamo di violenza di genere, non facciamo riferimento solamente allo stupro consumato in quanto tale, punito comunque dal codice penale. Il concetto è ben più ampio. Essa infatti racchiude tutta una serie di comportamenti concludenti posti in essere dall’uomo verso la donna, che includono anche vessazioni psicologiche, violenze sessuali, persecuzioni, ricatti economici”.
L’avvocato Scollo sottolinea che per attuare una vera prevenzione di violenza di genere, occorre partire dalle scuole, luoghi di educazione e formazione, per formare giovani consapevoli, promuovendo il rispetto reciproco, sensibilizzare ed educare le nuove generazioni.”
La cerimonia, sapientemente organizzata dall’Associazione dei Carabinieri di Ragusa, con il prezioso ed intenso contributo del presidente Enzo Santo Buccheri, si è conclusa con un brindisi volto a ringraziare tutti gli intervenuti.