È stato presentato ieri, presso il circolo Brancati di Scicli, davanti un pubblico numeroso e partecipe, complice anche l’ironia e la simpatia dello scrittore palermitano, l’ultimo lavoro letterario di Roberto Alajmo, Abbecedario siciliano, Sellerio Editore.
«Non avrei molta voglia di parlare del mio libro», ha esordito Alajmo. «Per voi quello che direi sarebbe una novità, ma io mi sono stancato di ripetere sempre le stesse cose. Volete che vi racconto invece com’è stato il mio primo bacio a una ragazza?»
Così, con la conduzione di Alessia Gambuzza del circolo di Legambiente “Kiafura”, si è più parlato del modo in cui i giovani di oggi vivono la loro vita, paragonandola a come la vivevano i giovani di un paio di generazioni fa, o di cosa vuol dire essere siciliano, ponte sullo Stretto compreso. Ma si è comunque lo stesso passati attraverso il suo libro, leggendo, e spiegando, alcune delle parole che lo scrittore ha inserito nel suo abbecedario, parole che spesso, per la popolazione che vive in questa parte di Sicilia, erano sconosciute.
A fare da contrappunto, sono stati diversi gli interventi da parte del pubblico, sempre più divertito dalle parole e dal modo di raccontare dello scrittore siciliano.
Una serata quindi molto piacevole, interessante per quello che si è detto, che si è chiusa, nel solco della tradizione iblea, con una degustazione di “scacce”, innaffiate da buon vino rosso.