Ragusa trova la prima vittoria della stagione e lo fa al termine di una partita vibrante, giocata sempre sul filo dell’equilibrio contro la Dinamo Sassari ed al termine di quaranta minuti nei quali ognuna delle due formazioni ha messo tutto quello che aveva per portare a casa la partita. Alla fine festeggiano le padrone di casa, che erano ferme ancora al palo in classifica. Passalacqua che si presenta ancora priva di Jacubkova, a referto solo per onor di firma ma con alla fine zero minuti giocati, ma che soprattutto va in campo con le scorie delle ultime prestazioni. Il pubblico sostiene per tutti i quaranta minuti la propria squadra e dà grande fiducia alle giocatrici che rispondono presente e mettono in campo grande applicazione e intensità. Partita di grande equilibrio con entrambe le squadre che provano a scappare ma che vengono puntualmente riprese dalle avversarie. Juskaite da una parte e Carangelo dall’altra battono e ribattono colpo su colpo, Ragusa va sul 18-16 nel primo quarto e poi sul 37-35 nel secondo. Si decide tutto negli ultimi 10 minuti che iniziano sul 51-51. A due minuti le ragusane sono sul +6, Carangelo dimezza con la tripla e va al fallo sistematico ma le biancoverdi sono fredde dalla lunetta. La Passalacqua si impone per 71-65 con Juskaite che ne mette 21 e Milazzo, Chidom e Spreafico che trovano la doppia cifra. “La vittoria del cuore ma anche della testa – dice coach Lino Lardo – ci siamo presentati in condizioni mentali toste, con zero punti in classifica ed affrontando una squadra come Sassari che ha giocato bene e vinto giovedì scorso. Le ragazze lo meritano per gli sforzi che stanno facendo dall’inizio della stagione, questa partita ci dà grande fiducia. Cosa abbiamo avuto in più nel finale? Forse un po’ di lucidità in più, non proprio nelle ultime azioni ma diciamo in generale negli ultimi cinque minuti, con la difesa e anche facendo qualche giocata che finalmente è riuscita. Lavoriamo insieme da poco e abbiamo avuto un calendario duro e difficile. Ci prendiamo questa vittoria che ci fa respirare. Credo che dal primo minuto si sia visto quanta voglia avessero le ragazze di difendere e di applicarsi, ci sono tante cose da cui prendere buoni spunti”.