Quella del Teatro Stabile Mascalucia Mario Re non è stata una conferenza stampa qualsiasi. Partecipata da numeroso pubblico di artisti e amici, la presentazione della stagione alle porte è stata una chiacchierata tra operatori dello spettacolo, artisti, critici e amici. Moderati da Emanuele Bettino, si sono avvicendati sul palco i protagonisti della stagione teatrale e alcuni momenti di spettacolo di Alfio Patti, aedo dell’Etna, che ha regalato un momento musicale intenso e partecipato e Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro, che insieme saranno ospiti della stagione con il loro spettacolo Nati in Bianco e Nero.
In un teatro completamente ristrutturato anche grazie al sostegno da parte degli abbonati e una raccolta fondi lanciata su internet lo scorso anno, la compagnia ha raccontato il progetto che si sviluppa attorno alla prossima stagione: “abbiamo voluto alzare lo sguardo – racconta Rita Re direttore artistico della compagnia – e guardarci attorno, per dare al nostro pubblico un’offerta di qualità che dia spazio a compagnie giovani e professionali e a un teatro che riguadagni il suo posto di “forma d’arte” anche in contesti amatoriali come il nostro. Se è vero che il teatro è vita, a teatro si deve piangere, si deve ridere, ci si deve divertire, si deve sognare, si deve essere inquieti e si deve “perdere”, proprio come nella vita. Di intrattenimento fine a sé stesso la televisione è piena, noi qui cerchiamo di stimolare il nostro pubblico a ‘essere’, non semplicemente a vedere”. Ospiti dell’evento Vincenzo Volo e Federico Magnano San Lio rispettivamente protagonista e regista de La Foto del turista che aprirà la stagione il 18 novembre, gli attori Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro affiatati protagonisti dello spettacolo Nati in Bianco e Nero, Claudio Zappalà per la compagnia Barbe à Papa che porteranno in stagione l’acclamato ‘Coro di Babele’ di rientro da una tournée che ha visto la compagnia portare i suoi lavori in Tunisia e in Francia. E ancora, Valeria La Bua, autrice e regista de ‘La Mite’ di Dostoevskij e Alessandra Pandolfini che ne veste i panni, presenti ad aprile in fuori abbonamento nella stagione del teatro di Mascalucia con il loro spettacolo che, sin dal suo debutto, ha riscosso grandissimo successo di pubblico e critica. E Ancora La Compagnia Liotru, con Funny Money di Ray Cooney, segno di una tradizione che il teatro Mario Re vuole perseguire, ovvero quella di avvicinare le compagnie della rete Fita, di cui anche lo stabile di Mascalucia fa parte ormai da più di tre decenni, a produzioni professionistiche. Un tentativo di abbattere, dove vi sia, la ‘rivalità’ tra due contesti profondamente diversi, quello amatoriale e quello professionistico, rintracciando nella loro relazione da una parte un’occasione di crescita e di formazione di un pubblico nuovo e consapevole e dall’altra uno sguardo ad un bacino, quello amatoriale appunto, che non di rado ha regalato al mondo professionistico grandi nomi del teatro rimasti nella storia catanese, siciliana e anche nazionale. Quattro le produzioni firmate dallo Stabile di Mascalucia: “Sempre libera” da La Signora delle Camelie” di Alexandre Dumas, “Sud” viaggio in musica e prosa attraverso la tradizione siciliana e partenopea, in collaborazione con l’Accademia Euterpe, “Copenaghen” di Micheal Frayn e “Le sorelle Materassi” di Aldo Palazzeschi. “Noi tutti viviamo il palcoscenico con grande impegno e serietà con una particolare – continua il presidente Alfio Nicolosi in una scena arricchita dall’esposizione di alcuni dei costumi realizzati da Cettina Poma e Graziella Villardita, patrimonio inestimabile della compagnia – per realizzare ogni spettacolo come se fosse il più importante della nostra storia teatrale” Tra un ricordo, a dici anni dalla sua scomparsa, di Mario Re, storico direttore artistico della compagnia, uno sguardo alle nuove collaborazioni che la compagnia ha stipulato (tra tutti la convenzione con l’università “La Sapienza” di Roma e il Fringe Off festival di Catania) si è parlato anche di nuovi progetti, primo fra tutti la stipula della convenzione con l’Università di Catania, per dare modo ai tanti studenti che frequentano i corsi di laurea in comunicazione, arte e spettacolo, di poter effettuare tirocini e avere agevolazioni e sconti, e infine i laboratori, giunti ormai al settimo anno di attività che rappresentano un fiore all’occhiello tra le attività proposte dalla compagnia, in linea con quello che alla fine è lo scopo principale: avvicinare i giovani al teatro, dare loro delle occasioni per conoscere, vedere, formare un senso critico e scoprire i vantaggi per gli altri e soprattutto per sé stessi, di praticare con serietà e rispetto, a qualsiasi livello, la nobile arte del Teatro.
Ufficio Stampa Elisa Guccione